Tante risorse in rete, utili alle famiglie di persone con disabilità
«Vogliamo provare a proporvi una serie di modalità alternative per far fronte a questo momento critico – scrive il formatore Marco Pontis – e per cercare di continuare a supportare tutte le famiglie di persone con disabilità. In tante situazioni, infatti, è possibile proseguire gli interventi educativi, riabilitativi e abilitativi in atto, tramite skype, videochiamata o attraverso altri sistemi, ma sempre utilizzando tutte le misure igienico-sanitarie suggerite dai Decreti del Governo di questi giorni»
Franck Muller Replica «Ci troviamo di fronte a un’emergenza sanitaria che non può e non deve essere sottovalutata, è un momento molto difficile per tutti noi e ancor di più per le famiglie di persone con disabilità complesse. Vi siamo vicini e con questa comunicazione vogliamo provare a proporvi delle modalità alternative per far fronte a questo momento critico e per cercare di continuare a supportare tutte le persone di cui ci prendiamo cura quotidianamente»: si rivolge direttamente ad educatori, insegnanti, psicologi, pedagogisti, psicoterapeuti, assistenti e terapisti che lavorano quotidianamente per e con i ragazzi con disabilità e le loro famiglie, il formatore Marco Pontis*, che segnala come, ad esempio, «in tante situazioni sia possibile proseguire gli interventi educativi, riabilitativi e abilitativi in atto, tramite skype, videochiamata o attraverso altre modalità alternative, ma sempre utilizzando tutte le misure igienico-sanitarie suggerite dai Decreti del Governo di questi giorni». «Vi invito dunque a proseguire il vostro preziosissimo lavoro di supporto – aggiunge -, stando comunque, in vari modi, a fianco delle tante famiglie che in questo momento si trovano in fortissima difficoltà».
Nell’elencare poi una serie di risorse utili e gratuite (disponibili a questo link), Pontis sottolinea che «in particolare alcune persone con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità complesse potrebbero faticare ad accettare cambi di routine/regole/abitudini, come quelli imposti dalla situazione attuale, mettendo in atto comportamenti disfunzionali o problematici: è pertanto nostro dovere cercare di aiutarli, anche a distanza, attraverso strumenti evidence-based [“basati sull’evidenza”, N.d.R.] come la scomposizione visiva del compito (task analysis) o le storie sociali, per spiegare in modo efficace e personalizzato, ad esempio, perché è necessario stare a casa, perché è fondamentale lavare le mani in modo corretto, perché non è più possibile andare a scuola o al Mc Donald’s e così via».
«Anche a distanza – conclude -, possiamo aiutare i genitori a realizzare diversi supporti visivi specifici per i propri figli o a realizzare sessioni di gioco, attività ludiche e ricreative, strumenti didattici ed educativi». (S.B.)
*Marco Pontis è formatore per il Centro Studi Erickson di Trento, oltreché responsabile della Cooperativa Sociale CTR (Comunicazione Territorio Relazioni)-Nuove abilità per l’autonomia e l’inclusione di Cagliari e docente a contratto di Pedagogia e Didattica Speciale delle Disabilità Intellettive e dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo alla Libera Università di Bolzano.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: marcopontis@gmail.com.
Fonte: www.superando.it